Infilare gli auricolari; questo è, spesso, il mio umano modo di estraniarmi, concertarmi in un concetto alternativo di silenzio.
Creare un rumore su un suono oppure un suono su un rumore, sovrapporli come fossero strati di un ricco club sandwich. Pretendo di essere “multitasking”, quando multi programmazione e multi concentrazione hanno alla base la mancanza, impossibilmente totale, di distrazione.
Mi rendo conto quanto sia difficile e soggettivo il concetto di comfort e di qualità dell’ambiente in cui abitiamo, sostiamo o lavoriamo.
Rimango affascinata dall’idea di convertire un’ambiente in un ambiente migliore, perché la qualità del suono è pari a quella dell’aria che respiriamo, ascoltiamo e subiamo un tipo di inquinamento diverso; quello acustico, spesso sottovalutato, ma confermato tra le principali cause di stress.
Così, nella continua curiosa ricerca di una soluzione al fastidioso riverbero acustico, ho scoperto la tecnologia SnowSound fiber di Caimi brevetti che, tramite l’interazione tra fibre di poliestere interconnesse, ignifughe e antibatteriche, permette di abbassarne il livello.
Una correzione del suono da cui nascono forme, colori, tessuti “inspired by nature”, dove un pannello fonoassorbente lascia cadere le sue solite “vesti” e non ricopre solo funzionalità ma anche decorazione ed estetica, mentre si fonde al complemento d’arredo, a volte si mimetizza, altre si nasconde ma spesso diviene caratteristica, ma non protagonista, di un luogo. Ogni pannello un nome, diverse attuazioni; Flap si trova a scandire, come una moderna trasposizione di costellazione, i soffitti di caffè metropolitani per attutire e far coesistere le diverse personalità che lo frequentano; Mitesco arricchisce le sale chic di ristoranti, dove, contemporaneamente ai “business lunch” coppie e gruppi di amici possono condividere lo stesso ambiente senza “sovrapposizioni”; Trasformato in Diesis restituisce un suono “più puro” negli studi radiofonici e nei teatri; Pli, Come un sipario per uno spettacolo, chiude le scene di lavoro negli uffici, separa le aree di lavoro nelle banche per la “privacy” dei clienti e garantire la resa migliore sul lavoro di chi, ogni giorno, “vive” quel luogo; Ancora una volta, Mitesco si presta ad arricchire le pareti di casa, in un gioco di incastri quasi a simulare le tele dipinte dei quadri più contemporanei.
La maestria dei Designer (Sezgin Aksu, Atelier Mendini, Lorenzo Damiani, Michele De Lucchi, Alberto Meda, Francesco Meda, Philippe Nigro, Lorenzo Palmeri, Marc Sadler), quasi tutti italiani, di regalare un nome, una forma alla tecnologia, restituendola poi con un concetto di pari funzionalità ma con un aggettivo di bellezza e distinzione in più, abbracciando la filosofia ecofriendly del 100% riciclabile.
È così che, vivere la quotidianità” diventa, ogni giorno, esperienza e qualità il sostantivo indispensabile della vita.